Disfunzioni epatobiliari

DISFUNZIONI EPATOBILIARI

Rientrano in questa categoria: cirrosi epatica, cistifellea atonica, colica epatica, epatite acuta e o cronica, epatosteatosi, calcoli biliari, azotemia (accumulo di metaboliti tossici), uricemia, disbiosi

Principi attivi naturali utili nel controllo delle disfunzioni epatobiliari:

Silimarina da CARDO MARIANO  –  Ac. Clorogenico e Cinarina da CARCIOFO  –  Inulina da TARASSACO  –  Iperoside da BETULLA  –  Schisandrina da SCHISANDRA   –  Ac. Idrossicitrico da GARCINIA  –  Galegina da GALEGA  –  Curcuminoidi da CURCUMA  –  Apigenina da CAMOMILLA,  –  Flavonoidi da TIGLIO

tutti questi principi attivi sono stati inclusi nelle formule degli integratori riportati a fondo pagina

Il fegato è la ghiandola più grande del corpo umano e svolge importanti funzioni metaboliche: produce la bile e favorisce la trasformazione degli alimenti assorbiti, in particolare attraverso l’emulsione dei grassi e la sintesi del colesterolo e dei trigliceridi. Inoltre è un vero “filtro” anti-tossine poichè le sue cellule possiedono delle caratteristiche utili a neutralizzare le sostanze tossiche, i residui dei farmaci e smaltire gli scarti metabolici. Tutto questo fa del fegato un organo molto vulnerabile: infezioni virali, abuso di alcol, fumo, farmaci, eccesso di grassi nell’alimentazione possono causare danni e disfunzioni. Tra queste, le più comuni sono la cirrosi epatica, che è l’effetto di un’infiammazione cronica del fegato (spesso riconducibile ad un abuso di alcol) che distrugge gli epatociti e causa cicatrici che riducono, anche irreversibilmente, la funzionalità dell’organo. L’accumulo di trigliceridi invece conduce alla steatosi epatica, chiamata anche “fegato grasso”.
Il CARDO MARIANO è
un eccellente epatoprotettore, riconosciuto dalla “Commissione Tedesca E”. La sua azione è dovuta al fitocomplesso SILIMARINA. Favorisce la rigenerazione del tessuto epatico in quanto attiva l’RNA polimerasi, l’enzima chiave nella duplicazione cellulare. Protegge gli epatociti (cellule del fegato) da danni, aumenta il glutatione (azione epatoprotettiva) ed inibisce la sintesi di sostanze che causano infiammazione. È positivamente impiegato nella cura della cirrosi, come nefroprotettivo e per guarire epatiti virali. La sua azione sul fegato si riflette anche a livello dermatologico: cura dermatiti, foruncolosi, acne e problematiche a carico della pelle.


Consigli alimentariDisturbi epatobiliari e della digestione (scarica il pdf)    

Stile di vita: eliminare completamente bevande alcoliche, eseguire ogni tanto le analisidel sangue per la funzionalità epatica.

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